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1° Incontro

L'intenzione è quella di evidenziare gli aspetti che possono essere migliorati in classe utilizzando la LIM. I percorsi Ministeriali, a sostegno della diffusione della LIM (classi 2.0, scuola digitale, i progetti regionali) hanno preso vita perché si ritiene che possano portare dei vantaggi alla didattica, alle relazioni tra pari e a quella tra docenti e studenti.

Alcuni esempi:

  • vivacizza la lezione, rendendola più coinvolgente e spostando il focus dall'insegnante al contenuto;

  • catalizza l'attenzione;

  • permette la manipolazione degli oggetti didattici e l'attivazione di tutti i canali sensoriali, rispondendo in modo efficace a tutti gli stili cognitivi;

  • favorisce la costruzione collaborativa del sapere con l'accorta regia del docente che si “trasforma” in facilitatore dell'apprendimento.

Gli aspetti visuali, la multimodalità di comunicazione (audio, video, foto, testo, il movimento) fanno sì che ognuno possa apprendere meglio, secondo il proprio tipo di intelligenza. Pensiamo ai bambini stranieri che pur parlando italiano, posseggono un vocabolario limitato alle parole più frequenti, di cui conoscono significati sommari: per loro alcuni elementi della nostra lingua rimangono misteriosi e possono essere meglio affrontati solo visualizzandoli, per esempio ricercando le foto in Internet.

Molto semplicemente, una lavagna connessa ad Intenet diventa un grande schermo sul quale poter far scorrere le immagini che possono facilitare la comprensione di quanto stiamo spiegando.

Per poter utilizzare bene la LIM, come computer devo attuare alcuni accorgimenti.

Per esempio non è opportuno aprire Intenet in classe se non sono sicuro che la schermata di apertura sia adatta ai bambini: è bene configurare il browser ( Explorer, Chrome, Firerfox, Opera..) in modo che la pagina iniziale sia bianca oppure impostata su Google come motore di ricerca.

Eviterò così di avere pubblicità spiacevoli o schermate pop up, difficili da gestire.

Differenziamo il discorso sui materiali multimediali in genere, chiarendo le diverse modalità di utilizzo: possiamo farne uso in apertura o durante una lezione per incuriosire e mostrare aspetti significativi da chiarire; posso utilizzare immagini per farle diventare esse stesse materiali su cui lavorare; posso documentare un percorso utilizzando oggetti multimediali autoprodotti.

Apriamo Internet con Google Immagini: digitando una qualsiasi parola nella barra di ricerca sarà possibile visualizzare una grande quantità di foto che dovremo essere capaci di scegliere in base a ciò che ne volgiamo fare.

Cliccando su una, potremo visualizzare alcune informazioni aggiuntive: la pagina web in cui è inserita, le dimensioni (in pixel), la tipologia dell'immagine (gif, jpg, jpeg, png, ecc).

Scarteremo quelle più piccole, che potrebbero dare una cattiva visualizzazione sullo schermo per preferire quelle sopra i 500 px e salvarle in un'apposita cartella che destineremo alla creazione del nostro progetto. Per salvare, facendo clik con tasto destro potremo selezionare “salva immagine con nome” e procedere dando un nome al file e posizionandolo dove preferiamo ( per me solitamente sul desktop finché non ho completato il lavoro).

Facciamo alcune prove pratiche di salvataggio delle semplici immagini, della pagina web su cui è presente l'immagine, della foto già inserita in una presentazione, come quella che offre il software Smart Notebook (software autore delle LIM Smart).

Consiglio di scaricare tale software all'indirizzo http://smarttech.com/Home+Page/Support/Browse+Support/Download+Software scegliendo la versione adatta al proprio pc (Software per l'apprendimento collaborativo SMART Notebook , solitamente versione per Windows) e facendo clik su “scarica”.

Per poter usufruire del prodotto completo occorre fare la registrazione inserendo il codice di un prodotto Smart, come quello di una LIM (NB-SEAAU-D2EEB-8R7IB-S4AII ).

Al sito di Smart (indirizzo: http://exchange.smarttech.com/) è possibile recuperare numerosi prodotti realizzati da altri insegnanti. E' possibile scaricarli per visualizzarli (ma bisogna aver installato Notebook) per poi salvarli sul proprio pc.

Osservarne alcuni permette di comprenderne la struttura e di fare i primi tentativi di realizzare le nostre prime pagine a supporto delle nostre lezioni.

Per utilizzare materiale fotografico e video scattato in classe, consiglio la possibilità di utilizzo di un cloud (tipo Dropbox, oppure Google+). Ormai la maggior parte dei telefoni o dei tablet può essere configurata sincronizzando la cartella immagini con uno spazio di condivisione online, che può permettere una visualizzazione immediata sulla LIM di quanto si sta sperimentando in classe.

Per chi ha un account di posta gmail è più facile sfruttare questa occasione senza dover fare ulteriori installazioni, e senza dover pagare per uno spazio aggiuntivo.

Basta loggarsi con il proprio codice utente e password (quelli della posta di gmail) direttamente dalla pagina di google per poter accedere al proprio archivio fotografico.

Proviamo ad utilizzare le immagini per fare un semplice “oggetto didattico” con il software Notebook.

In Notebook, possiamo incollare una immagine, prima copiata, sulla pagina; poi selezionando, dalla barra degli strumenti/ forme, la nuvoletta dei fumetti è possibile dare voce ai personaggi.

Possiamo scrivere “a mano” selezionando lo strumento penna, oppure da tastiera selezionando l'elemento testo

E' bene fissare i diversi elementi selezionando un elemento per volta e agendo sulla lista delle opzioni (blocca) che si aprono nella finestra a discesa visibile con un clik nell'angolo in alto a destra di ogni immagine o oggetto.

Se voglio inserire degli elementi mobili, come delle lettere singole con cui comporre delle parole, avrò l'accortezza di digitarne una per volta, facendo clik sulla freccetta in alto a sinistra, selezionando l'opzione blocca/consenti sposta.

 

 

 

 

2° incontro

La LIM, ma più in generale le tecnologie, nella scuola rappresentano una condizione necessaria, ma non sufficiente, per ottenere o semplicemente avviare processi innovativi. Il rischio insito è che un approccio esclusivamente tecnologico, basato sulla ricerca dell'ultimo modello, sul particolare software, sulla bellezza del prodotto multimediale piuttosto che sulla funzionalità educativa che il docente è in grado di offrire, possa generare false illusioni di miglioramento.

I cambiamenti “positivi” sono prodotti da una differente impostazione didattica data dal docente, dal team. Se il modello continua ad essere tradizionalmente trasmissivo, anche la più moderna delle Lim non produrrà mai i risultati di cambiamento auspicati.

L'interattività, la collaborazione, la visualizzazione e la produzione sono alcuni elementi dell'innovazione possibile.

Le sinergie che si possono mettere in campo sono le uniche in grado di innestare azioni incrementali e positive di tipo cognitivo, comunicativo, emotivo e valoriale.

La LIM in questo contesto, più che per la propria valenza tecnologica, deve essere considerata per i potenziali processi esterni, di varia natura educativa, che può generare.

Forme di apprendimento generate da un utilizzo attivo delle tecnologie:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rendere interattive le lezioni con immagini, video e suoni

Programma per la gestione delle immagini (da scaricare)

http://www.gimp.org/downloads/

manuali e suggerimenti

http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=413&Itemid=33

Per poter scontornare le immagini selezionare livello/aggiungi canale Alfa; seleziona/per colore e poi clicca sulla spazio da scontornare per renderlo trasparente; modifica/cancella.

Ripetere l'operazione finché scompare il colore dello sfondo.

Se l'operazione non ci soddisfa possiamo selezionare l'area desiderata con il lazo (terza icona dall'alto a sinistra) e poi premere canc sulla tastiera.

Per avere delle buone immagini è bene siano salvate come file .png cliccando su esporta e correggendo il nome file nella barra in alto (tolgo .jpg e sostituisco con .png).

Facendo così le immagini saranno sovrapponibili e permetteranno di realizzare effetti video 3D

Programma per la gestione video

freemake video converter

http://www.freemake.com/it/

Solo dopo aver scaricato un video da youtube è possibile manipolarlo e trasformarlo; per compiere tale azione, una volta trovato il video che ci interessa, selezionare e copiare il link, nella barra dell'indirizzo; aprire freemake video converter e cliccare sul pulsante in alto, incolla URL. Per inserire un video in Notebook convertire in file.flv perciò scaricare cercando il pulsante in basso con il simbolo flv. Salvarlo in una cartella da cui sarà possibile prelevare l'elemento per l'inserimento in Notebook.

E' possibile aprire un video che abbiamo sul nostro pc, aprendo freemake e cliccando sul pulsante video in alto; comparirà l'indicazione del formato, il titolo e la grandezza del nostro video; a sinistra una freccia verde e una forbice , sulla quale è possibile cliccare per aprire il pannello che ci permetterà di far scorrere il video velocemente, di effettuare dei tagli (per creare delle mini clip video, di capovolgere le immagini).

Per utilizzare file audio, aprirlo dal pulsante in alto audio, poi convertire in file mp3 usando il pulsante in basso mp3.

Per inserire un file audio in Notebook è possibile cliccare su inserisci/audio: nella finestra che si apre è possibile selezionare un file audio già presente su pc, oppure utilizzare il registratore del pc per creare i messaggi vocali, che si intendono allegare.

Per concludere un accenno a come si realizza un progetto: suggerisco l'opportunità di creare la prima bozza su carta, prendendo appunti precisi sui propri obiettivi, sui particolari dei diversi elementi inseriti, sulle azioni da far compiere ai ragazzi, sulle finalità che vogliamo perseguire con il nostro progetto.

Ipotesi di percorso: argomento la frutta.

 

 

3° incontro:

Progettare un “oggetto didattico”: progettazione che viene ripensata in termini modulari e non lineari

 

Fase anticipatoria:

Strutturare la pagina per raccogliere informazioni sulle preconoscenze.

Si avvia la discussione. Brainstorming.

problem solving: identifica un certo numero di frutti

Gioco: abbina i nomi alle figure di frutti

Completa una scheda dove disegna/descrive un elemento scelto

visualizza un sito/filmato (Video stimolo)

 

Fase operatoria: ( approfondiamo un concetto relativo al frutto: causa effetto, trasformazione, storia, giochi di parole con i termini relativi ai frutti)

Impariamo facendo un'esperienza concreta.

Realizziamo sulla LIM la sequenza di indicazioni per guidare l'azione( sequenza di immagini, mappa, linea del tempo) con cui produrremo un artefatto.

 

 

Fase ristrutturativa:

Impariamo riflettendo

Domande e risposte.

Completamento di testi bucati

si cerca il modo per valorizzare quanto realizzato dai bambini.

Tali attività ci permettono di valutare tutta l'esperienza sia dal punto di vista comportamentale, relazionale che rispetto alle competenze disciplinari acquistite.

 

Materiali ed esempi sul sito:

http://batpat.wix.com/limperimparare

 

 

LIM: come costruire contesti per sviluppare apprendimento

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